#34 Cosa ti ha portato esattamente qui, in questo momento?
n.12 "Conversation": puntata "Escape Room" con Enrico Sforza.
Ciao,
🍥 Due anni di "People, like me". Un’antica fiaba persiana dice “Tutto passa. Questa è la brutta e anche la buona notizia".
📊 La tradizione vorrebbe che a un traguardo si facciano bilanci:
34 numeri inviati
148 iscritti
47,1% tasso di apertura.
Ma i numeri mi annoiano. O forse mi spaventano.
🎁 Così mi sono fatto un regalo: una chiacchierata con un amico sincero, di quelli con cui puoi stare anche in silenzio. Nessun imbarazzo, nessuna pretesa di riempire vuoti. Solo presenza. Un silenzio che connette e che non pesa.
Come vivi tu l'amicizia? Se ti va lascia un commento:
⚠ ATTENZIONE: questa newsletter ti chiede di fare una cosa diversa: giocare.
✍🏻 PREPARA 2 FOGLI E UNA MATITA.
Amo i giochi perché sono democrazia pura: stesse regole per tutti, tempo limitato, la possibilità di essere qualcun altro. È per questo che ogni chiacchierata di "People, like me" finisce sempre con un gioco.
Oggi giochiamo dalla fine all’inizio (e così è stato per l’ospite della chiacchierata).
📖 BENVENUTO NELL’ESCAPE ROOM REVERSE.
Sei in una Escape Room al contrario. In quella normale sei chiuso in una stanza e devi uscirne risolvendo enigmi. Qui è diverso: sei già fuori. Sei nel presente. Nel tuo presente.
Ti guiderò a ritroso attraverso tre stanze che hai già superato e che rappresentano tre momenti significativi della tua vita, che ti hanno portato esattamente qui, oggi.
🎯SCOPO DEL GIOCO?
«Le cose che mi sono accadute per caso nel tempo…mi hanno portato dove mi trovo oggi».
Questa newsletter arriva a 148 persone, +27 rispetto all’ultimo numero. Suggeriscila a un/a amico/a per far crescere il progetto.
L’ospite della 12a puntata è Enrico Sforza: maestro di autoironia che ha trovato nella musica la scusa perfetta per non fare altro.
L'idea di questa newsletter-gioco viene da Enrico. Prima della chiacchierata mi ha detto «voglio parlare delle cose che non capitano a caso nella vita».
Sai quelle coincidenze che ti cambiano la vita? Quegli eventi che capitano apparentemente in maniera casuale e che poi, guardandoti indietro, vedi collegati da un filo invisibile. Come se fossero parte di un disegno più grande…
Ti fai domande tipo:
Le mie scelte influenzano quello che mi capita?
Mi posso fidare del sentiero che si apre?
Che senso ha voler controllare tutto?
Enrico è una persona sincera e, come me, ha sempre una battuta pronta. Secondo te avrà accettato di partecipare al gioco?
Guarda la chiacchierata con Enrico:
🎲 GIOCHIAMO
Ça va sans dire, Enrico ha giocato! Ora tocca a te. Ti porto indietro nel tempo a cercare quei momenti che sembravano casuali. Alla fine, forse, vedrai anche tu il filo che ti ha portato esattamente qui, ora.
🔻 FASE 1 - DOVE SEI ADESSO?
Sei fuori dall’escape room.
Prova a raccontare dove sei in questo momento della tua vita: chi senti di essere, cosa fai, cosa ti piace e cosa non ti piace fare, come ti senti, etc.
Usa massimo mezza pagina di un A4. Non mentire, non indorare. Raccontati per quello che sei in questo momento.
«Io so di non sapere delle cose. Ma con consapevolezza oggi so anche cosa ho».
🔸 FASE 2 - EVENTI CHE SANNO DI SINCRONICITÀ
Stai aprendo la porta di una stanza che hai già superato. Un episodio della tua vita che, nel momento in cui l’hai vissuto sembrava insignificante o privo di senso.
Jung dice che la nostra concezione della realtà si basa sul principio di causalità: ogni effetto ha una causa. Ciò vuol dire che è inutile cercare eventi a-causali nel mondo fisico perchè non riusciamo a rappresentarceli.
Questo però - Jung lo ribadisce con estrema chiarezza - non vuol dire che non esistano.
Al contrario, la vita ci sorprende con coincidenze significative: due o più eventi non collegati da una causa ma che condividono lo stesso significato.
In parole semplici: qualcosa di esterno accade e risuona perfettamente con ciò che stai vivendo dentro di te, senza un nesso logico evidente.
Ora pensa:
Qual è stato un momento in cui ti sei resa/o conto che niente capita per caso?
Hai vissuto un episodio apparentemente banale che, col tempo, si è rivelato fondamentale?
Prenditi del tempo per rifletterci. Scrivi il tuo momento ma non superare mezza pagina A4.
«Io sono convinto che alcune persone nella nostra vita sono come un boomerang. Se devono tornare, tornano».
▪️ FASE 3 - QUANTO PESANO LE SCELTE PERSONALI?
Quanto di quello che ti accade è davvero casuale? E quanto invece è il risultato di quello che scegli? Alcune decisioni, anche minuscole, possono rivoluzionare tutto.
Ogni giorno scegliamo - spesso senza accorgercene - guidati da ciò che pensiamo, sentiamo, temiamo o desideriamo. Ma c’è una differenza fondamentale tra scegliere e decidere.
Quando scegli, stai giocando con la logica. Raccogli dati, analizzi i pro e i contro, pesi le opzioni e vai con quella che sembra più sensata.
La decisione arriva quando la logica non basta, quando sei in stallo e devi tagliare il nodo gordiano. Non a caso “decidere” viene da decisio: tagliare via.
Ora fermati e pensa:
Qual è stata una decisione che, nel giro di un attimo, ha cambiato il tuo percorso?
Un “sì” o un “no” che ha riscritto tutto?
C’è stata una scelta che sembrava una stupidaggine e poi ti ha cambiato?
Scrivilo. Mezza pagina A4.
Per Enrico, è stato dire “sì” a uno spettacolo con Lello Arena e Nino Frassica, deciso al volo in poche ore. E tu? Qual è stata la tua "scelta-imprevisto"?
«Io non amo il giudizio e non amo giudicare. Penso che ognuno di noi sia libero di fare ciò che vuole nel rispetto dell’altro».
🟡 FASE 4 - SIAMO ATTRATTI DA…
Ultima tappa, ci siamo. La stanza finale da aprire in questa escape room al contrario.
Nella vita non ci muoviamo a caso. Ci sono persone, luoghi, esperienze che esercitano su di noi una forza magnetica. È come se qualcosa di invisibile – una vibrazione, un’energia – ci spingesse in una direzione, spesso senza che ce ne rendiamo conto.
E sai qual è il punto? Non sempre ha senso. Non sempre riesci a spiegare perché ti sei sentito spinto a parlare con quella persona o a salire su quel treno. Ma il bello è che non serve spiegarlo.
Ora, prova a concentrarti su un momento o una connessione significativa della tua vita:
Una persona che ti ha lasciato il segno: un amico, un maestro, un collega che ha avuto un impatto profondo e duraturo;
Un luogo che ti ha richiamato, che hai sentito tuo da subito, come se ti parlasse;
Un episodio o un contesto che ti ha attirato in modo inspiegabile e che ha finito per influenzare chi sei oggi.
Trovane uno. Non importa quanto piccolo o grande. Scrivilo. Sempre e solo mezza pagina A4.
«Quando c’è qualcosa che non va con mia sorella, lo avvertiamo a vicenda. Lei mi ha permesso di capire che stavo correndo dietro il nulla».
🏆 COME SI VINCE?
Non si vince niente. Zero, nessuna medaglia.
Ma il punto è un altro: questo gioco funziona come quei maledetti puntini dell’enigmistica - all’inizio non capisci nulla, unisci qualche tratto e ti sembra una zuppa di numeri. Poi, a metà, inizi a intravedere una forma. E quando sei a tre quarti, bam!, ti accorgi che sta emergendo qualcosa.
Ora guarda gli episodi che hai ripescato. Quella forma sei tu. O almeno una parte di te, quella che si è fatta strada tra scelte, attrazioni e coincidenze.
Ti do un trucco: smettila di voler disegnare il quadro che hai in testa. Non funziona così. Se ti ostini a tracciare la figura che volevi tu, ma la vita ti sta facendo disegnare tutt’altro, sai cosa stai facendo? Ti stai sabotando. Opporsi a ciò che arriva è come cercare di far tornare un sudoku barando: alla fine non ha alcun senso.
«Io sono convinto che le cose arrivano perché devono…tu ci devi mettere solo un po’ di tuo e lasciarti guidare, come fossi in un fiume».
Grazie a “People, like me - conversation” ho aperto un canale YouTube e Spotify:
🔍 REGALI e RISORSE
Ecco le risorse per te proposte da Enrico:
Ennio. L’ho visto due volte al cinema, e ogni volta è stata un’ondata di emozioni. Ma oltre alla musica, c’è qualcosa che mi ha colpito davvero: la sua ostinazione nel rimanere fedele a sé stesso. Morricone non ha avuto vita facile. Il suo maestro di composizione lo ha ignorato per anni, i colleghi lo guardavano dall’alto in basso perché aveva portato la musica "seria" nelle colonne sonore e nelle canzonette. Ma lui? Ha tirato dritto. Ha seguito la sua strada, senza scendere a compromessi. E alla fine, ha cambiato tutto. Un film che non racconta solo un genio, ma la forza di chi sa chi è e cosa vuole fare. Se non l’hai visto, vale ogni minuto.
Michel Petrucciani – Body & Soul (Film). "Il pianoforte mi parla, quando alzo il coperchio vedo i suoi denti, è una bocca che sorride e mi canzona, sembra che dica ‘Dai, vediamo cosa sai fare’." Ho ricominciato a suonare affascinato dalle poesia del Pianoforte di Michel Petrucciani. Se chiudi gli occhi non pensi a un uomo con le ossa fragili, ma a un gigante della musica. Nulla è impossibile… basta semplicemente volerlo.
Pino Daniele – Musicante (Album, 1984). Il mare è sempre stato un pezzo della mia vita. A casa di mia nonna bastava affacciarsi alla finestra per vedere il porto, i traghetti, le luci sul lungomare. Scendendo giù ho sempre vissuto anche la comunità dei pescatori, delle persone umili, di quelli che in qualche modo dovevano farcela. Ho sempre immaginato che Pino Daniele quasi vedesse le cose scritte in questo disco, da quella finestra al terzo piano di Via detta Innominata a San Giovanni a Teduccio.
Stella Nera
Se vede quacche luce
e 'a finanza nu se fa vedè'
gente 'e mare s'aiuta
ma po' ognuno penza a sé...
Penziere 'e chi nun torna
l'acqua è càura ma ched'è?
miette tutte cose a buordo
fuje e nu penzà' a me...
Wynton Marsalis – Come il jazz può cambiarti la vita (Libro). Non sono un lettore accanito, anzi, i libri li comincio e spesso li lascio a metà. Ma questo ha qualcosa di diverso. Parla di musica, sì, ma soprattutto parla di collettività. Il jazz è questo: ascoltare, rispondere, lasciare spazio, trovare il proprio posto senza soffocare gli altri. Marsalis lo dice in poche parole, ed è una frase che ogni tanto torno a rileggere:
"Voi siete creativi, chiunque siate. Riconoscete la vostra creatività e abbiate rispetto per la creatività e per gli spazi creativi degli altri."
Un libro che non ti dice cosa fare, ma ti fa venire voglia di farlo.
Qui di seguito le risorse che ho trovato per te:
Escape Room in scatola. Se ti piace risolvere enigmi e provare quel brivido di tensione, un'escape room è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita. Ma forse non sapevi che esistono anche in versione gioco da tavolo. Certo, manca l’adrenalina di essere chiuso in una stanza con il tempo che scorre, ma ti assicuro che possono essere altrettanto avvincenti.
Ti lascio qui una classifica dei migliori 6. Buon divertimento (e occhio al timer)!
Attrito statico e attrito dinamico. Non sono un esperto di fisica ma se hai mai provato a spostare un armadio pesante, capirai di cosa parlo. All’inizio sembra inchiodato al pavimento, serve una spinta enorme solo per farlo muovere di un centimetro. Poi, una volta che si è messo in moto, tutto diventa più semplice.
Vale anche per noi. La parte più difficile è sempre il primo passo. Poi, con l’inerzia giusta, il movimento viene da sé.
Sincronicità. Se leggendo questa newsletter ti è venuto in mente un episodio della tua vita che sembrava troppo perfetto per essere solo una coincidenza, allora Jung ha qualcosa da dirti. È stato tra i primi a dare un nome a tutto questo: sincronicità. Ti lascio qui il libro, che non è esattamente una lettura da ombrellone, ma se vuoi spingerti oltre l’idea che tutto sia solo una sequenza di cause ed effetti, vale ogni pagina.
Ma quanti ne siamo su questa terra?!
Ci vediamo il 5 marzo. Grazie di esserci!